PROGETTO “Museo all'aperto: Cattolica.                                          La storia, i caratteri originali” Idee esposte per l’Istituzione            culturale della Regina nel 2008

Ecomuseo/ e Valorizzazione della città e del territorio

 

Idee guida sviluppate nel 2008-2009 presentate nell’Istituzione culturale La Regina (Comune di Cattolica).

 

 

 

PREMESSA

Nel mondo odierno, aperto e globalizzato, è sempre più avvertito il rischio, da parte degli individui e delle comunità, di smarrire la propria specificità, di omologare i propri tratti salienti; in una parola, di perdere la propria identità.

 

Le cause sono evidenti, almeno per come il fenomeno si è manifestato nell’Europa occidentale: l’unificazione dei mercati e la caduta delle barriere commerciali a livello economico, l’unificazione politica (un’Europa che in pochi anni è passata da 15 a 27 stati) con la conseguente “devoluzione” di parte della sovranità ad una entità sopranazionale, l’immigrazione, la rivoluzione che si è avuta nei collegamenti, reali (basti pensare al low cost) e virtuali (internet e il web).

 

Di fronte a fenomeni così profondi, concentratisi in un arco storico brevissimo (nemmeno due decenni) è del tutto comprensibile la percezione di insicurezza avvertita dall’opinione pubblica, una insicurezza non solo fisica, economica, ma anche “culturale” in senso ampio.

 

Di fronte a ciò la riscoperta, o comunque la valorizzazione della propria identità, della propria “unicità”, dei propri tratti autentici rappresenta, per ogni comunità, l’unico modo per stare, in maniera intelligente, dentro la globalizzazione, per aprirsi agli altri senza perdere se stessi, per guardare al futuro senza il timore di perdere la propria memoria.

 

Cattolica, in tutto questo, parte da una posizione di vantaggio rispetto a molti altri territori, anche a noi vicini, per due motivi:

  1. perché ha una storia da raccontare: un luogo/società di indiscusso interesse che ha svolto un ruolo in ogni periodo storico, dall’antichità fino ai giorni nostri.

  2. Perché nel raccontarla, o comunque nel conoscerla, non comincia da zero. Il lavoro di ricerca e di ricostruzione storica riguardante l’insediamento antico (centro storico) e la società ivi insediata è particolarmente solido (diversi decenni di studio) e ciò rende disponibili una quantità enorme di informazioni su cui lavorare.

 

 

FINALITA’ DL PROGETTO

Il progetto si pone una finalità duplice:

a) da un lato continuare il lavoro di ricerca storica, sviluppando piste di lavoro tese a conoscere in maniera sempre più approfondita e completa aspetti anche particolari della storia della nostra città, continuando con l’approccio storico scientifico utilizzato in questi anni.

Un lavoro, questo che, con una programmazione di medio termine, può vedere coinvolta l’università, può vedere impegnati giovani ricercatori (attraverso anche borse di studio, concorsi, ecc.).

b) Il secondo versante del progetto riguarda la valorizzazione della nostra storia, in senso lato. Si tratta di partire dalla grande mole di informazioni disponibili e su queste avviare un lavoro di divulgazione declinato in varie direzioni: una culturale più tradizionale (convegni, conferenze, mostre, anche lungo le aree cittadine), un’altra pedagogica, rivolta alle scuole, con la produzione di materiale didattico educativo, un’altra ancora turistica (nel senso di mettere a punto un “prodotto” riguardante la nostra storia, comprendendo in ciò la realizzazione di una piccola cultural route, fatta di elementi di attrazione (archeologia, caratteri originali, luoghi significativi) e di ospitalità ad essa collegata (ristoranti con menù storici, ecc.).

 

AZIONI

1) Costruzione storica

2) Attività didattica

3) Produzione di materiale divulgativo

4) Recupero urbano e valorizzazione dei luoghi. Percorso urbano, segnaletica, recupero …..

5) Cultural route – Costruzione di un prodotto turistico (a cominciare dal centro storico) da presentare anche all’estero, fatto di percorsi, racconti, suggestioni, menù storici, temi (il grano, il vino, l’olio), link (che coinvolga anche altri comuni).

6) Sviluppo della International Summer School (già attivata da alcuni anni) come vetrina internazionale e momento di confronto.